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CHI SIAMO








Direttore:



Dott. Francesco De Marco













Conservatore, Laico, Cattolico e Romano
con cultura post-universitaria che ancora


C R E D E:




in DIO, PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO
(Tuo è il regno, Tua la potenza e la gloria nei secoli),


nel PAPA
(vescovo di Roma, Vicario di Cristo, successore di san Pietro, Sommo Pontefice della Chiesa Universale e Servus Servorum Dei),


nella SANTA MADRE CHIESA
"Ho deciso di consultare la cattedra di Pietro, dove si trova quella fede che la bocca di un Apostolo ha esaltato; vengo ora a chiedere un nutrimento per la mia anima lì, dove un tempo ricevetti il vestito di Cristo. Io non seguo altro primato se non quello di Cristo; per questo mi metto in comunione con la tua beatitudine, cioè con la cattedra di Pietro. So che su questa pietra è edificata la Chiesa"

San Girolamo, Le lettere I, 15,1-2,


nella PATRIA
Bisogna servire l'Italia, "Terra dei padri", con ogni mezzo:
col lavoro e col sangue,
"Amor Patriae Nostra Lex"
- L'amore della Patria è la nostra legge -



nella FAMIGLIA
(Come comunità naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, orientata alla procreazione)
"Occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere
in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva.
Continuando a maturare nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità di un padre e di una madre, e così preparando la maturità affettiva."


Papa Francesco


nella GIUSTIZIA
"Combatti per la giustizia, per la tua anima, e fino alla morte lotta per la giustizia: Dio sconfiggerà per te i tuoi nemici"

Papa Pio IX, enciclica Ubi Nos,


nella REPUBBLICA ITALIANA
"Salus Rei Publicae Suprema Lex Esto"
- La salvezza dello Stato sia legge suprema -



nel RISPETTO della LEGGE
"Comando della ragione, ordinato al bene comune,
promulgato da chi è incaricato di una collettività"


S. Tommaso D’Aquino, Summa Theologiae,


nell'ETICA CRISTIANA
(rappresenta l'unico ostacolo al relativismo etico,
prima di un totale capovolgimento di tutti i valori),


nel PRIMATO della POLITICA
(che dovrebbe essere ispirata dai due principi
della sussidiarietà e della solidarietà sociale,
che sono alla base dell'economia sociale di mercato),


nell'ANTROPOLOGIA CRISTIANA
(legata al rispetto del diritto naturale),


nella LEALTÀ, ONESTÀ,


nella LIBERTÀ
"La libertà non è facoltà di disimpegno da;
è facoltà di impegno per – una partecipazione all'Essere stesso.
Di conseguenza, l'autentica libertà non può mai essere raggiunta nell'allontanamento da Dio"


Papa Benedetto XVI,


nella SOLIDARIETÀ, CARITÀ,
"Dovreste conoscere ciò che vuole dire povertà,
forse la nostra gente ha molti beni materiali,
forse ha tutto,
ma credo che se guardiamo nelle nostre case,
vediamo quanto è difficile trovare un sorriso
e il sorriso è il principio dell'amore"


Madre Teresa di Calcutta,


nella DIGNITÀ della PERSONA
"considerare il prossimo, nessuno eccettuato, come un altro se stesso, tenendo conto prima di tutto della sua vita e dei mezzi necessari per viverla degnamente"

Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 27: AAS 58 (1966) 1047


nella DIRITTO ad un LAVORO
DIGNITOSO e GIUSTAMENTE RETRIBUITO
(il vero motore dello sviluppo del paese e
prezioso elemento di stabilità sociale ed economica),


nella SACRALITÀ della VITA
"Auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare alla pienezza della vita, sostenendo e facendo crescere,
a partire dalle nuove generazioni,
una cultura della vita
che la accolga e la custodisca dal concepimento
al suo termine naturale
e che la favorisca sempre,
anche quando è debole e bisognosa di aiuto"


Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente della CEI
per la 33a Giornata Nazionale per la vita,



nella SUSSIDIARIETÀ
"Una società di ordine superiore non deve
interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore,
privandola delle sue competenze,
ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità ed aiutarla
a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali,
in vista del bene comune."


Pio XI, lett. enc. Quadragesimo anno, I: l. c., 184-186


nel BENE COMUNE
"[...] Così il fine della società non è il bene individuale né la collezione dei beni individuali di ognuna delle persone che la costituiscono.
Una simile formula dissolverebbe la società come tale a beneficio delle sue parti: essa ritornerebbe o ad una concezione apertamente anarchica, o alla vecchia concezione anarchica larvata del materialismo individualista, secondo la quale tutto il dovere della città è di vegliare al rispetto della libertà di ognuno, mediante cui i forti opprimono liberamente i deboli.
Il fine della società è il bene della comunità, il bene del corpo sociale.
[...] Il bene comune della città non è né la semplice collezione dei beni privati, né il bene proprio d'un tutto che (come la specie, per esempio, riguardo agli individui, o come l'alveare riguardo alle api), frutta a sé solo e a sé sacrifica le parti. [...] il bene comune della città implica ed esige il riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone (e quello dei diritti della società familiare dove le persone sono impegnate in modo più primitivo che nella società politica) e comporta esso stesso come valore principale la più alta accessione possibile delle persone alla loro vita e alla loro libertà di sviluppo, e alle loro comunicazioni di bontà che a loro volta ne procedono"


Jacques Maritain, La persona e il bene comune







e che si
O P P O N E:

alla morale permissiva
(che non realizza l'uomo al rispetto della legge e della virtù)
"L'ordine morale non si regge che in Dio: scisso da Dio si disintegra."

Papa Giovanni XXII, Mater et Magistra, 193,


alla globalizzazione
(l’apertura maggiore del mercato e quindi l'altissima mobilità di risorse e di conoscenza, ha generato una ipercompetizione tra aziende che ha ridotto la loro fetta di mercato e quindi il profitto con conseguenze negative sul benessere e sulla capacità di mantenere e generare occupazione)


all'aborto
"Nel nostro secolo un altro cimitero deve essere aggiunto alla lista della crudeltà umana: quello dei mai nati"

Papa Giovanni Paolo II,


all'eutanasia
"Il pensiero dominante propone a volte una "falsa compassione": quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica "produrre" un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono; o usare vite umane come cavie di laboratorio per salvarne presumibilmente altre.
La compassione evangelica invece è quella che accompagna nel momento del bisogno, cioè quella del Buon Samaritano, che "vede", "ha compassione", si avvicina e offre aiuto concreto (cfr Lc 10,33)"


Papa Francesco,


alla pedofilia,


all'aggressione laicista
(che nega la rilevanza politico-culturale della fede cristiana),


alla cultura corrotta
(che non programma l’uomo a difendere i valori della società),


al piacere senza morale,


all'immoralità dei costumi sociali: consumismo ed edonismo,
"divitiae, si affluant, nolite cor apponete"
se le ricchezze affluiscono nelle tue mani,
non mettere in esse il tuo cuore.
Abbi il coraggio di impiegarle generosamente.
E, se fosse necessario, eroicamente,
Sii povero in spirito


J. Escrivá, Cammino 636,


all'indifferenza,


alle droghe,
"La droga non si vince con la droga! La DROGA è un MALE, e con il male non ci possono essere cedimenti o compromessi.
Pensare di poter ridurre il danno, consentendo l’uso di psicofarmaci a quelle persone che continuano ad usare droga, non risolve affatto il problema.
Le legalizzazioni delle cosiddette "droghe leggere", anche parziali, oltre ad essere quanto meno discutibili sul piano legislativo, non producono gli effetti che si erano prefisse.
Le droghe sostitutive, poi, non sono una terapia sufficiente, ma un modo velato di arrendersi al fenomeno. Intendo ribadire quanto già detto in altra occasione: no ad ogni tipo di droga. Semplicemente.
NO AD OGNI TIPO DI DROGA
Ma per dire questo no, bisogna dire sì alla vita, sì all'amore, sì agli altri, sì all'educazione, sì allo sport, sì al lavoro, sì a più opportunità di lavoro."


Papa Francesco


alle ingiustizie sociali...








Vice Direttore:



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Responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione:



Dott. Francesco De Marco


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Specializzato in: diritto successorio, diritto di famiglia, obbligazioni e contratti, proprietà e diritti reali,
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Presidente del C.d.Q. L'Ostiense.

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Alcuni nostri Video:


COME TU MI VUOI io sarò...



ECCOMI, eccomi! SIGNORE, io vengo...



TU sei la mia VITA!


Non dire
PADRE
se ogni giorno non ti comporti da figlio.


Non dire
NOSTRO
se vivi isolato nel tuo egoismo.


Non dire
CHE SEI NEI CIELI
se pensi solo alle cose terrene.


Non dire
SIA SANTIFICATO IL TUO NOME
se non lo onori.


Non dire
VENGA IL TUO REGNO
se lo confondi con il tuo successo materiale.


Non dire
SIA FATTA LA TUA VOLONTA'
se non l'accetti quando è dolorosa.


Non dire
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO
se non ti preoccupi della gente che ha fame,
che è senza cultura e mezzi per vivere.


Non dire
RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
se conservi rancore contro tuo fratello.


Non dire
NON LASCIARCI CADERE IN TENTAZIONE
se hai intenzione di continuare a peccare.


Non dire
LIBERACI DAL MALE
se non prendi posizione contro il male.


Non dire
AMEN
se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro!
























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"[...] Non abbiate paura!
APRITE, anzi, SPALANCATE le PORTE A CRISTO!
Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura!
Cristo sa "cosa è dentro l’uomo". Solo lui lo sa!
Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro,
nel profondo del suo animo, del suo cuore.
Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra.
È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna. [...]"


Papa Giovanni Paolo II
(estratto dell'omelia pronunciata domenica 22 ottobre 1978)



 
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