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Il Vangelo di LUCA
- cap. 7 - 12








La Sacra Bibbia - CEI - Il Nuovo Testamento

Vangeli sinottici - Vangelo di Luca



CAPITOLI 7 - 12























Capitolo 7



Guarigione del servo di un centurione


[1]Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. [2]Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. [3]Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
[4]Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, [5]perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». [6]Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; [7]per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. [8]Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa». [9]All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». [10]E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.



Risurrezione del figlio della vedova di Nain


[11]In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. [12]Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. [13]Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». [14]E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». [15]Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. [16]Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». [17]La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.



Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli rende Gesù


[18]Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi [19]e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?». [20]Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?». [21]In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
[22]Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. [23]E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».

[24]Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? [25]E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. [26]Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. [27]Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
egli preparerà la via davanti a te.

[28]Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. [29]Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. [30]Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.



Giudizio di Gesù sulla sua generazione


[31]A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? [32]Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:

Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!

[33]E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. [34]E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. [35]Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».



La peccatrice perdonata


[36]Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. [37]Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; [38]e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.

[39]A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». [40]Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure». [41]«Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. [42]Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». [43]Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». [44]E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. [45]Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. [46]Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. [47]Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». [48]Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». [49]Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». [50]Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!».














Capitolo 8



Il seguito femminile di Gesù


[1]In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. [2]C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, [3]Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.



Parabola del seminatore


[4]Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: [5]«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono.
[6]Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. [7]Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. [8]Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».



Perché Gesù parla in parabole


[9]I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. [10]Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perchè

vedendo non vedano
e udendo non intendano.



Spiegazione della parabola del seminatore


[11]Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. [12]I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. [13]Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. [14]Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. [15]Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.



Come ricevere e trasmettere l'insegnamento di Gesù


[16]Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. [17]Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. [18]Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».



I veri parenti di Gesù


[19]Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. [20]Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». [21]Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».



La tempesta sedata


[22]Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: «Passiamo all'altra riva del lago». Presero il largo. [23]Ora, mentre navigavano, egli si addormentò.
Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo.
[24]Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!».
E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia. [25]Allora disse loro: «Dov'è la vostra fede?». Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?».



L'indemoniato geraseno


[26]Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea.
[27]Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. [28]Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».
[29]Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo.
Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. [30]Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. [31]E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.

[32]Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. [33]I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. [34]Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. [35]La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. [36]Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. [37]Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. [38]L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: [39]«Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.



Guarigione di un'emorroissa e risurrezione della figlia di Giairo


[40]Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui. [41]Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, [42]perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. [43]Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, [44]gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. [45]Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». [46]Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». [47]Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. [48]Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!».

[49]Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». [50]Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». [51]Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. [52]Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». [53]Essi lo deridevano, sapendo che era morta, [54]ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!». [55]Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. [56]I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.














Capitolo 9



Missione dei Dodici


[1]Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. [2]E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. [3]Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. [4]In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. [5]Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». [6]Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.



Erode e Gesù


[7]Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti»,
[8]altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi profeti». [9]Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.



Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani


[10]Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida.
[11]Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. [12]Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». [13]Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». [14]C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». [15]Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. [16]Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. [17]Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.



Professione di fede di Pietro


[18]Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». [19]Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». [20]Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». [21]Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.



Primo annunzio della passione


[22]«Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».


Condizioni per seguire Gesù


[23]Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.

[24]Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. [25]Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?

[26]Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.



L'avvento prossimo del regno


[27]In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio».



La trasfigurazione


[28]Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. [29]E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. [30]Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, [31]apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. [32]Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. [33]Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. [34]Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura.
[35]E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». [36]Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.



L'epilettico indemoniato


[37]Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro. [38]A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho. [39]Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. [40]Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». [41]Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio». [42]Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre. [43]E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio.



Secondo annunzio della passione


Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: [44]«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini». [45]Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.



Chi è il più grande?


[46]Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande.
[47]Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: [48]«Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande».



Uso del nome di Gesù


[49]Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». [50]Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».



IV. LA SALITA VERSO GERUSALEMME


Cattiva accoglienza di un villaggio di Samaria


[51]Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme [52]e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. [53]Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
[54]Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». [55]Ma Gesù si voltò e li rimproverò. [56]E si avviarono verso un altro villaggio.



Esigenze della vocazione apostolica


[57]Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». [58]Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». [59]A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». [60]Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio». [61]Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». [62]Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».














Capitolo 10



Missione dei settantadue discepoli


[1]Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. [2]Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. [3]Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; [4]non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. [5]In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
[6]Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. [7]Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
[8]Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, [9]curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio. [10]Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: [11]Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. [12]Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

[13]Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. [14]Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.

[15]E tu, Cafarnao,

sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata!

[16]Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».



Ciò di cui devono gioire gli apostoli


[17]I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». [18]Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. [19]Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.
[20]Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».



Il vangelo rivelato ai semplici. Il Padre e il Figlio


[21]In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
[22]Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».



Il privilegio dei discepoli


[23]E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. [24]Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».



Il grande comandamento


[25]Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». [26]Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». [27]Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». [28]E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai».



Parabola del buon Samaritano


[29]Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». [30]Gesù riprese:

«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. [31]Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. [32]Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
[33]Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. [34]Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. [35]Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. [36]Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». [37]Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».



Marta e Maria


[38]Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. [39]Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; [40]Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». [41]Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, [42]ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».














Capitolo 11



Il Pater


[1]Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». [2]Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:

Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
[3]dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
[4]e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».



L'amico importuno


[5]Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, [6]perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; [7]e se quegli dall'interno gli risponde:
Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; [8]vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.



Efficacia della preghiera


[9]Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. [10]Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. [11]Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?
[12]O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? [13]Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».



Gesù e Beelzebul


[14]Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. [15]Ma alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». [16]Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. [17]Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. [18]Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
[19]Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
[20]Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.

[21]Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. [22]Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.



Intransigenza di Gesù


[23]Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.



Ritorno offensivo dello spirito immondo


[24]Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.
[25]Venuto, la trova spazzata e adorna. [26]Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima».



La vera beatitudine


[27]Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». [28]Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».



Il segno di Giona


[29]Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di Giona. [30]Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. [31]La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. [32]Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.



Ancora la parabola della lucerna


[33]Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. [34]La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. [35]Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. [36]Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore».



Contro i farisei e i dottori della legge


[37]Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. [38]Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. [39]Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità.
[40]Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?
[41]Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. [42]Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. [43]Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. [44]Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».

[45]Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi». [46]Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! [47]Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. [48]Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. [49]Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; [50]perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, [51]dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. [52]Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».

[53]Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, [54]tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.














Capitolo 12



Parlare apertamente e senza timore


[1]Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. [2]Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. [3]Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.

[4]A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. [5]Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. [6]Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. [7]Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.

[8]Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; [9]ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

[10]Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

[11]Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; [12]perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».



Non accumulare tesori


[13]Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità». [14]Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». [15]E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni».
[16]Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. [17]Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? [18]E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. [19]Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. [20]Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? [21]Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».



Abbandonarsi alla Provvidenza


[22]Poi disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete.
[23]La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. [24]Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! [25]Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? [26]Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? [27]Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. [28]Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede?
[29]Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: [30]di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. [31]Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.

[32]Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.



Vendere i propri beni e fare l'elemosina


[33]Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. [34]Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.



Tenersi pronti per il ritorno del padrone


[35]Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; [36]siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. [37]Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. [38]E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! [39]Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. [40]Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».

[41]Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». [42]Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? [43]Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. [44]In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
[45]Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, [46]il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
[47]Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; [48]quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.



Gesù e la sua passione


[49]Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
[50]C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!



Gesù causa di dissenso


[51]Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. [52]D'ora innanzi in una casa di cinque persone [53]si divideranno tre contro due e due contro tre;

padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera».



Saper interpretare i segni dei tempi


[54]Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. [55]E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. [56]Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? [57]E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? [58]Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. [59]Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».




CONTINUA:

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"[...] Non abbiate paura!
APRITE, anzi, SPALANCATE le PORTE A CRISTO!
Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura!
Cristo sa "cosa è dentro l’uomo". Solo lui lo sa!
Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro,
nel profondo del suo animo, del suo cuore.
Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra.
È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna. [...]"


Papa Giovanni Paolo II
(estratto dell'omelia pronunciata domenica 22 ottobre 1978)



 
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